mercoledì 17 settembre 2008

MA IL TETRAPAK E' POI COSI' RICICLABILE?

Mi scusi la TETRAPAK se dico qualcosa che non va.
Mi sono trovato ad ascoltare per radio, come in tv, pubblicità sull'uso del tetrapak, sul come è utile questo materiale e rispetti l'ambiente...
Ora, il Tetrapak è costituito da Cartone, Alluminio e Plastica: tre materiali completamente differenti incollati tra loro, i quali hanno ognuno un processo di smaltimento differente.
Fino ad ora l'unica cosa da fare era buttarlo e basta, e perciò era -micatantoecologico-!
Ora ci martellano con queste pubblicità perchè sembra che si siano sviluppati centri di smaltimento apposito per questo materiale. Ma mi chiedo: quanto costa smaltirlo? Ne vale davvero la pena produrre un materiale per contenere alimenti che potrebbero stare benissimo in contenitori di vetro (ricicalbile al 100% senza problemi) e costruire centri apposta per smaltire questo materiale.. quanto ci costa? Soprattutto poi in Italia, dove la raccolta differenziata è ancora un sogno in moltissime città.
Poi scusate, ma perchè dobbiamo avere così tanti materiali da riclo? Il vetro, il pvc, il pet, il pe, il Tetrapak, la carta, l'alluminio. Insomma ognuno in un cassonetto differente con smaltimenti differenti.

Ora, se ci pensiamo il Tetrapak lo vediamo utilizzato nei supermercati per contenere principalmente:
- il Latte, dove grazie a grandi sforzi si stanno sviluppando le cabine Self-service, dove ti prelevi ad un prezzo onestissimo latte fresco ogni giorno con la tua solita ed immortale (salvo cadute!) bottiglia di vetro, riutilizzabile all'infinito.

- Panna da cucina e Succhi di frutta, che potrebbero benissino stare in contenitori di Policarbonato, il quale è una plastica trasparente come il vetro ma molto più resistente agl'urti, in più è riciclabile al 100% per moltissime volte.
Insomma, le proprietà migliori del vetro e plastica messe assieme! l'unico inconveniente è che questo materiale sopra i 70°c può diventare nocivo se contiene liquidi..ma siccome si parla di alimenti a breve durata e che vanno conservati in frigo, potrebbe essere un ottimo sostituto del Tetrapak.
Un altro materiale che si sta sviluppando è la plastica PLA ricavata dal Mais, che spero si diffonda presto nel mercato.

Comunque trovate moltissime notizie in proposito, anche sul Blog di Grillo, sui reali costi di questa "bufala" sull'ecologia.


Concludendo, mi fa piacere che la Tetrapak in Svezia abbia campagne di salvaguardia delle foreste ecc.. ma secondo me deve farle sennò gli fan chiudere bottega, poi ad ognuno le sue idee..
Piuttosto che sponsorizzare un prodotto di 30 anni fa potrebbe impiegare soldi (che non mancano) nella ricerca di materiali veramente riciclabili, che sicuramente garantirebbero un futro all'azienda..

PS: queste immagini e notizie sono solo a scopo informativo, non di pubblicità o contro-pubblicità.

lunedì 1 settembre 2008

MENO MALE CHE C'E' IL NIST!!

Oggi scuriosavo su arcoiris.tv (una tv su rete intelligente), dove finalmente sembra che abbiano svelato il segreto del crollo dell'edificio 7, quello che era fuori dai coglioni nel crollo delle torri, ma ha preso fuoco e come si sa, l'acciaio fonde come cioccolato..
Il NIST, l'Istituto Nazionale per gli Standard della Tecnologia, da una spiegazione molto plausibile del crollo dopo 3 anni di ricerche.. ha ceduto una colonna e tutto l'edificio gli è crollato addosso..
lascio a chi legge e guarda i video su arcoiris.tv i commenti..